Prima edizione del nuovo Codice degli Appalti con commenti operativi

Pubblicata sul nostro sito la nostra speciale guida alla transizione: il nuovo codice dal punto di vista degli addetti gare nell’ambito del facility (servizi in genere).

DECRETO LEGISLATIVO 18 aprile 2016 con commento – Rev.00

Ogni qualvolta la disciplina verrà aggiornata aggiorneremo e arricchiremo il documento perché tutti abbiamo sulla propria scrivania uno strumento completo e operativo. Seguono alcuni suggerimenti su come leggere la guida:

Diapositiva1 Diapositiva2

Riforma del codice: la sostanza della forma

In questi ultimi mesi si è parlato molto della riforma al codice degli appalti, in particolare si rincorrevano voci sulla semplificazione, sull’ampliamento dei poteri ANAC (già AVCP) e giro di vite sulla valutazione dei progetti (e l’ammissione di varianti).

Via via che il testo diventava sempre più vicino alla forma finale questi connotati sono andati mutando, come mutato pure è il risultato finale. Ad oggi che è vigente un nuovo codice (per la verità ancora senza decreti attuativi, quindi senza le mani) possiamo valutare concretamente la sua forma con il rammarico di non vedere molto altro che essa.

Tra le prime cose (positive) che notiamo nel Dlgs. n. 50 del 2016 ci sono l’abbattimento delle gare al massimo ribasso (nel nostro settore quasi tutte poiché oltre il 50% dei costi è rappresentato dalla manodopera) e la diminuzione della sanzione massima dovuta in caso di soccorso istruttorio a Euro 5.000 (nonché la sua irrogabilità solo in caso di manifesta volontà a proseguire la gara, anche se la giurisprudenza su questo era piuttosto d’accordo da qualche tempo). Suona molto peggio invece il sostanziale alzamento della soglia (entro cui doveva essere bandita una gara ai sensi del precedente codice) per appalti al di sotto del milione (in precedenza il limite era 150 000 Euro): ci riserviamo un’attenta lettura del testo e dei vari decreti poiché a tal riguardo si parla di lavori (ne potrebbero conseguire adeguati distinguo per il nostro settore).

Nei prossimi mesi, e questa sarà forse la novità più significativa, verranno introdotti gli elenchi dei commissari di gara. Elenchi ai quali potranno attingere le Stazioni appaltanti all’atto di indire una gara selezionando 6 elementi e vedendosi assegnare tra questi tre commissari dall’ANAC, o almeno questa l’architettura di cui si parla ad oggi.

Nel dettaglio suscita qualche ironia il fatto che per star dentro con la deadline europea si sia dovuto promulgare il testo in GU il giorno 19 aprile e dargli vigenza immediata (!) con conseguente annullamento di tutti i bandi pubblicati da quella stessa data con le vecchie regole. Tale peculiarità ha già prodotto un bel danno in termine di costi per le Stazioni appaltanti che dovranno rifare tutto da capo (senza ad oggi avere attivi alcuni pezzi di codice) e per il sistema tutto poiché si dovrà assistere ancora al teatrino dell’annullamento gare in autotutela e delle proroghe dei contratti in essere oltre la previsione del bando precedente.

Nei prossimi giorni renderemo disponibile il nuovo codice commentato.